Crawl di Hervé Lasgouttes
Cosa vuol dire diventare grandi nell'ostilità segreta della società, della natura, dei rapporti umani? E cosa vuol dire amarsi quando tutto sembra scritto e previsto contro di te? Crawl sembra il più realista, sommesso, indipendente dei film francesi di quest'anno. Invece, a partire dalla metafora solo apparentemente trasparente dell'acqua in cui Gwen si allena con rabbia e tenacia, questo non è un film trasparente. Più che ai fratelli Dardenne si pensa a Jean-Pierre Melville, al cinema come etica dell'estetica, alla purezza dell'immagine e alla confusione dei sentimenti. E se questo non è un esordio da medaglia… (Giorgio Gosetti)